L'Italia verso la normalità?

30-04-2013

Dopo più di 60 giorni di stallo politico dal quale sembrava non esserci via d’uscita, l’Italia ha finalmente un nuovo governo. E’ stata una lunga odissea, che ha visto dapprima i vari tentativi infruttuosi di Bersani di coinvolgere i grillini, poi lo spettacolo indecente legato alla nomina del Capo dello Stato, seguito dalle inevitabili dimissioni dello stesso Bersani, per finire con l’incarico assegnato a Enrico Letta.

I partiti, e in particolar modo il Partito Democratico, sembrano infine aver capito che non c’è più spazio per i loro giochini. La scelta di formare un governo insieme al PdL provoca non pochi “mal di pancia” ai democratici: è comprensibile. Ma obiettivamente, era l’unica soluzione percorribile con gli attuali numeri in Parlamento. A meno di non voler tornare subito alle urne.

Per questo, non capisco l’opposizione di Vendola, pur alleato del PD alle ultime elezioni. Che il PD si trovi ora a governare con una forza politica considerata sempre antagonista, non può certo far piacere. Ma Vendola non si è mai pronunciato sulle possibili alternative (realisticamente percorribili). E così la sua posizione critica diventa fin troppo comoda.
Non parliamo poi del Movimento 5 Stelle. Dopo aver rifiutato decisamente ogni ipotesi di collaborazione con il PD, perdendo un’occasione storica per imprimere una vera svolta alla politica italiana, ora, relegato ai margini dei luoghi in cui si prendono decisioni importanti, Grillo non può far altro che lanciare le sue truculenti invettive ai partiti che compongono il nuovo governo. Del resto, questo è ciò che gli riesce meglio. Ma la guida politica di un paese è un'altra cosa...

Letta si è dimostrato incredibilmente abile. Pur avendo un compito ingrato da portare a termine, consistente nel conciliare spinte e interessi spesso contrapposti, è riuscito a mettere insieme una squadra di governo che – a mio avviso – è molto migliore di quanto ci si potesse ragionevolmente aspettare.

La tenuta del governo, e anche la sua durata, adesso dipenderenno strettamente dalla capacità dei vari ministri di affrontare le questioni più urgenti della situazione economica italiana. Al successo o meno dell’azione di governo saranno legati anche, rispettivamente, un drastico ridimensionamento del partito di Grillo o una sua ulteriore ascesa.

Ci sono molti segnali che inducono a credere che questa sia veramente la volta buona per risollevare le sorti dell’Italia.
Speriamo che sia così.


Parole chiave: politica Letta Grillo