Le estreme frontiere dell'esperienza cosciente: EFC e NDE

25-11-2013

La scienza è di gran lunga il miglior sistema di conoscenza di cui l'uomo dispone. Purtroppo, si tratta di un sistema inventato è gestito interamente dall'uomo. Per cui in esso, malgrado i molti accorgimenti di carattere metodologico posti in atto, ritroviamo inevitabilmente alcune caratteristiche e limiti che appartengono all'uomo stesso, in primo luogo la ricerca di sicurezza, quindi la spinta all'autoconservazione, nonché l'influenza della inclinazioni personali e delle ideologie.

Questo è particolarmente vero nelle indagini - cosiddette - "di frontiera", che si muovono cioè al limite delle conoscenze attuali, presentandosi non di rado in conflitto con esse. Uno dei campi più peculiari in tal senso è quello delle cosiddette esperienze fuori del corpo (EFC), che - a rigore - dovrebbe rientrare nello studio della mente, e che invece viene per lo più escluso.

In questo scritto, prendo in considerazione le posizioni di due autori che costituiscono una eccezione a quanto appena detto, pur mantenendosi esse rigorosamente all'interno della visione scientifica tradizionale.


Parole chiave: Blackmore coscienza mente Metzinger NDE