La coscienza e il principio di oggettività galileiano
Il contrasto tra l'evidente soggettività dell'esperienza cosciente e l'oggettività prescritta dal metodo scientifico sta indubbiamente alla base della maggior parte dei tentativi di sminuire l'importanza della coscienza quale oggetto d'indagine e anche nella stessa caratterizzazione di ciò che debba intendersi per mentale.
Senonché è difficile non riconoscere che tutti i dati osservativi, presi come riferimento per la costruzione di quella base empirica su cui si fonda la scienza, prendono forma e si costituiscono come tali precisamente nella dimensione soggettiva degli individui. Non esistono dati osservativi che non siano stati, in un modo o nell'altro, mediati dalla coscienza.
Questa considerazione dovrebbe renderci quanto mai prudenti prima di rifiutare la coscienza tra gli oggetti indagabili scientificamente in ragione della sua inevitabile soggettività.
Vai all'articolo integrale.